Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Pompeo*
L’enseignement de la philosophie à Rome
Integrare lo studio di Marrou (Histoire de l’éducation dans l’Antiquité, 6a ed. 1964, Paris, Seuil), che tralascia la trattazione dell’insegnamento della filosofia a Roma; uso delle testimonianze letterarie dalla Repubblica all’alto Impero; due fasi educative: l’insegnamento sistematico per i giovani e la “formation continue” destinata agli adulti per gusto personale; nelle scuole filosofiche si insegna una sola filosofia e non la storia della filosofia; la formazione filosofica di Cicerone e di S.; l’uso delle lectiones filosofiche, testimoniato da Gellio (Noct. Att. I,26,1-3); la disputatio come esposizione davanti a un pubblico numeroso (Plin., I,10,5); i praecepta, applicazioni pratiche di un sapere etico come base morale di PST; indubbiamente l’occuparsi di filosofia a Roma sarà appannaggio di poche persone e rimarrà “une vocation exceptionelle” (Marrou, op. cit., p.414, n.1)
Seneca Lucan Corneille. Studien zum Manierismus der römischen Kaiserzeit und der französischen Klassik, Diss. Freiburg
I. confronto tra MED e Medée e tra la Pharsalia e Pompée di Corneille, a livello di argomento, struttura drammatica, lingua e stile; II. analisi del manierismo retorico nello stile e dei caratteri comuni del sentire “barocco”: tecnica drammatica (monologhi, dialoghi, racconti del messaggero), elementi di suasoriae e di controversiae, la sententia; III. impostazione dei personaggi in S., Lucano e Corneille; influenza dello stoicismo su Corneille: morte, destino, passioni, ragione e volontà
Unterdrückte Klagen beim Tod des Pompeius (Lucan VII, 43) und des Cremutius Cordo (Sen. Consol. Marc. I, 2)
in MRC 1, 2 mantenere fudistique lacrimas palam, contro 1987.64 e 1989.87; gemitus devorasti ha paralleli in LUC. IX, 1104-1108 e VII, 37-44.
Secum peregrinari: il tema del viaggio in Seneca
significati del tema del viaggio nel quadro generale del pensiero di S.: I. Viaggio come rischio e trasgressione: viaggio per mare come metafora della vita umana, condanna delle motivazioni che spingono gli uomini ad affrontare lunghe peregrinazioni (avidità di ricchezze e sete di potere in NTR V, 18, 6-8; exempla storici di Serse, Alessandro e Crasso in NTR V, 18, 10; Cambise in IRA III, 20, 1-4, Filippo in NTR V, 15, 1 e Pompeo in PST 94, 64), viaggio per mare anche come trasgressione di regole imposte dalla divinità o dalla natura (hybris degli Argonauti in MED 301-379 e di Alessandro in PST 119, 7-8; al contrario, in PST 4, 10-11, il sapiente si contiene entro i limiti stabiliti dalla natura); II. Viaggio come evasione: movente moralmente negativo, in quanto fuga da se stessi, sintomo di levitas (TRN 2, 13-15; PST 2, 1-2; 28, 1-5; 104, 6-8. 13. 15-16); III. Viaggio come scoperta, come allargamento dei propri orizzonti conoscitivi (OTI 5, 1-3. 5; PST 65, 16-18); IV. I viaggi di S. e di Lucilio, occasioni di arricchimento e di maturazione personale (PST 51; 53; 55; 57; 79; 84; 86; 87; 104; 123); V. I viaggi dell’animus: le verità naturali più importanti e più alte non si acquisiscono attraverso l’esperienza diretta dei fenomeni, ma attraverso il ripiegamento in se stessi (NTR I, praef. 1-3. 6-7; VII, 29, 3. 30, 3-4; TRN 14, 2; PST 8, 1; 9, 16); la sapienza stoica è statica; fiducia nella ratio che può trascendere i limiti spaziali e temporali propri della condizione umana (BNF VII, 3, 3).
Il potere e la sua degenerazione nel lessico politico di Seneca
nel lessico del potere di S. coesistono, talvolta in maniera contrastante, le due componenti di fondo della sua formazione, quella culturale e quella politica, e le differenti fasi della sua vicenda umana; esame in senso diacronico dei termini indicanti il potere (in particolar modo rex, regnum, tyrannus, tyrannidis, princeps), per cogliere lo sviluppo del pensiero.
Sen. Phaedr. 1179 s.
in PHD 1179-1180 respingere l’atetesi proposta da O. Zwierlein (1986.86 ); i due versi non sono un’interpolazione ripetitiva, ma, logicamente, stilisticamente e metricamente ineccepibili, alludono a PHD 700-702 e sono ripresi da Luc. IX, 101-102
L’accettazione della sconfitta. Pompeo e Scipione in Livio, V. Massimo, Seneca e Lucano
studio dell’episodio della fuga di Pompeo dopo Farsalo in Luc. VII; complessità, patetismo ed umanità del personaggio; confronto con il comportamento ben diverso di Scipione dopo i processi che lo avevano coinvolto; sua esemplarità in Liv. XXXVIII, 50-53, V.Max. V, 3, 2 e PST 86
La constellation des Trois Bœufs (Sénèque, Apoc. XI, 2)
in LDS 11, 2 leggere tristiones assariorum
References to Pompey in Seneca’s Prose
la figura di Pompeo delle opere in prosa di S
Les épigrammes de l’Anthologie attribuées à Sénèque le philosophe
esame di PRG: non c’è soluzione alla questione dell’autenticità; discussione delle tesi di Emil Herfurth (1910.15 ), favorevole all’attribuzione; analisi stilistica di PRG e confronto con lo stile di S